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Esame di guida

Alla guida del percorso di formazione stradale, è essenziale comprendere che la valutazione rappresenta un passaggio fondamentale degli aspiranti automobilisti. Simile all'ambiente scolastico, la valutazione non dovrebbe essere un'entità opaca, bensì un mezzo chiaro per misurare progressi.

Riflettendo sulle parole di diversi pedagogisti su cui si basano le principali metodologie educative come ad esempio Maria Montessori, emerge la necessità di superare l'ormai antiquato sistema dei voti numerici. Un 6 o un 9 diventano istantanee statiche in un percorso dinamico, un semplice selfie in posa per descrivere un percorso lungo articolato e pieno di sfumature che diventa per questo privo di profondità e significato.

Esame di guida

Hanno ancora senso il quesito vero/falso oppure il verdetto formulato con giudizio idoneo/respinto?


Per quanto riguarda l'esame quiz va sottolineato che

domande a risposta vero/falso sono generalmente limitate nel fornire una comprensione approfondita delle conoscenze. Questo formato semplifica la valutazione a una scelta limitata quasi banalizzante, senza consentire spiegazioni dettagliate o sfumature. Le domande aperte incoraggiano la riflessione e permettono una risposta più articolata, rivelando meglio la comprensione del soggetto. Tuttavia va tenuto presente che negli ultimi anni il ministero dei trasporti ha sempre di più optato per la modalità quiz vero/falso, le domande di tipo aperto richiedono più tempo per la correzione, un maggior numero di operatori e una preparazione più approfondita da parte degli esaminatori ed inoltre avevano il limite di essere suscettibili a interpretazioni soggettive. La scelta tra i due formati dipende dagli obiettivi specifici della valutazione e dalla necessità di misurare la comprensione superficiale o approfondita. La situazione attuale quindi è il risultato di una scelta del migliore compromesso.



L'approccio valutativo dovrebbe essere più eloquente, seguendo il principio della valutazione evolutiva. Da quale situazione l'allievo è partito e a quale livello può arrivare. Questo metodo mira a valutare i progressi anziché concentrarsi sugli errori, promuovendo la capacità di crescere rispetto al punto di partenza. La valutazione evolutiva si presenta come una soluzione dinamica, evitando la stagnazione e offrendo uno sguardo accurato sul percorso di ciascun aspirante automobilista.

Contrariamente al mito diffuso, la valutazione evolutiva non incentiva la pigrizia; al contrario, stimola a dare il massimo, incoraggiando miglioramenti reali anziché il mero raggiungimento di numeri. È un faro che guida verso l'eccellenza, rendendo il percorso di formazione stradale un cammino di crescita continua.

Come superare esame di guida

Tutto questo può valere in ambito scolastico, ma può valere anche in ambito di sicurezza stradale?


La valutazione evolutiva e l'attenzione ai progressi personali sono importanti, ma nel contesto dell'esame di guida è cruciale garantire che gli aspiranti conducenti soddisfino i requisiti minimi di sicurezza stradale.

Dovranno essere quindi premiati i comportamenti sicuri per l'ambiente traffico, piuttosto che l'esecuzione perfetta e didattica del parcheggio o di manovre "da manuale".

Gli standard devono essere rispettati per assicurare che ogni guidatore abbia le competenze necessarie per affrontare in modo sicuro le sfide della strada. La valutazione dovrebbe quindi bilanciare la promozione della crescita individuale con la necessità di garantire la sicurezza stradale a livelli accettabili.

Guardare il percorso complessivo anziché guardare al microscopio ogni singolo errore.


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